L’attacco di panico è una manifestazione psicofisiologica parossistica di paura.
Si può ragionevolmente immaginare che tutti conoscano e abbiano provato nell’arco della vita un’esperienza di panico, con la urgente necessità di scappare ma rimanere bloccati, incapaci di reagire, sopraffatti dal terrore.
L’attacco di panico può trovare spiegazione e giustificazione nel contesto umano e ambientale dove si verifica: la persona che manifesta questa emozione travolgente e incontrollata sente di reagire a qualche sollecitazione ambientale spaventosa o ad una sollecitazione psichica interna, improvvisa ma riconoscibile, costituita da un elemento cognitivo (un pensiero, un ricordo, ecc.), subito associato ad un affetto o ad un’emozione dirompente.
Ma l’attacco di panico può apparire incomprensibile ed inaccettabile perfino a chi lo sta vivendo, che spesso dichiara di sentire una grande paura senza motivo; può sentire di venir meno, di svenire, di impazzire, avere la sensazione di una morte imminente ed improvvisa.
Le manifestazioni corporee che si associano a questi vissuti terribili sono tipici della fisiologia umana della paura panica -palpitazioni, respiro corto o bloccato, costrizione alla gola e al petto, sudore freddo, gambe molli, stato confusionale, ecc. - e sono l’espressione di un’attivazione massiccia del sistema nervoso autonomo.
Questa reazione tipica è l’espressione di un meccanismo e di un comportamento, geneticamente determinati, deputati alla sopravvivenza dell’individuo, che si attivano apparentemente in modo immotivato.
Quando gli attacchi di panico non sono episodi isolati nella vita di una persona ma si presentano in modo reiterato e imprevedibile, condizionandola significativamente, si tratta di una forma psicopatologica denominata sindrome o disturbo da attacchi di panico.
Talvolta gli attacchi di panico si presentano clinicamente insieme ad agorafobia (paura specifica per gli spazi grandi e aperti) o ad altri quadri clinici come per esempio gli stati depressivi.
In tutti questi casi è opportuno intervenire con una psicoterapia che può risultare efficace e risolutiva e a cui può essere associata opportunamente una terapia farmacologica mirata a ridurre la sintomatologia.
Tiziana Battisti
Psicologo Psicoterapeuta a Latina (LT)
Iscrizione Albo n. N°3438 anno 1993
P.I. 01894430683